Luglio 1930, terremoto del Vulture: 1404 morti. Una vasta area tra Basilicata,  Campania e Puglia. Benito Mussolini, non appena ebbe notizia del disastro convocò il ministro dei Lavori Pubblici, Araldo di Crollalanza e gli affidò in toto l’opera di soccorso e ricostruzione. Araldo di Crollalanza,classe 1892, fu ministro dal 1930 al 1935. Successivamente divenne presidente dell’Opera nazionale combattenti, e legò il suo nome alla bonifica dell’Agro Pontino.

Di Crollalanza dispose in poche ore il trasferimento di tutti gli uffici del Genio Civile, del personale tecnico, nella zona terremotata. Tra l’altro nella stazione di Roma, su un binario morto, era sempre in sosta un treno speciale, completo di materiale di pronto intervento, munito di apparecchiature per demolizioni e quant’altro necessario per provvedere alle prime esigenze di soccorso e di assistenza alle popolazioni terremotate. E su quel treno si accamodarono il ministro stesso e tutto il personale necessario in direzione dell’epicentro della catastrofe. Per tutto il periodo della ricostruzione Araldo di Crollalanza non si allontanò mai, dormendo in una vettura del treno speciale che si spostava da una stazione all’altra per seguire direttamente le opere di ricostruzione. I lavori iniziarono immediatamente. Dopo aver assicurato gli attendamenti e la prima assistenza, furono incaricate numerose imprese edili che prontamente giunsero sul posto con tutta l’attrezzatura. Il 28 ottobre 1930, dopo soli 3 mesi, le prime case vennero consegnate alle popolazioni della Campania, della Lucania e della Puglia. Furono costruite 3.746 case e riparate 5.190 abitazioni.

Altri tempi, ma soprattutto altre tempre…

 

1930: in soli tre mesi il fascismo ricostruì il Vulture terremotato

By jvb