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Piano industriale

dovrebbe trattarsi di sola “manutenzione”

 

Non è prevista al momento nessuna nuova uscita di personale dal Gruppo UniCredit: lo ha comunicato la Capogruppo nel corso di un incontro avuto con il Sindacato a seguito di notizie di stampa che si erano diffuse in merito a possibili imminenti modifiche del piano industriale 2010-2015, nonché di rumors riferiti a ipotetici piani di esodo di medio-lungo periodo.

Secondo quanto Unisin ha appreso dalla Capogruppo, eventuali aggiornamenti del vigente piano 2010-2015 che intervenissero in sede di verifica dei risultati dell’esercizio 2013 non porterebbero comunque a nuovi esodi, essendo tra l’altro escluso, almeno per il momento, l’utilizzo del Fondo di solidarietà di settore, che rimane uno strumento ritenuto eccessivamente oneroso da parte dell’Azienda.

Allo stato attuale non si hanno maggiori notizie circa il possibile aggiornamento del piano.

Peraltro, la Capogruppo ha sottolineato che se da un lato, a causa delle modifiche del sistema previdenziale – apportate con la riforme Fornero – che hanno impattato sui tempi di uscita in quiescenza, non sarà possibile centrare gli obiettivi strategici di riduzione del costo del personale e delle dimensioni dell’organico originariamente individuati, dall’altro lato sono in fase di raggiungimento gli altri obiettivi strategici correlati alla revisione del modello organizzativo e di servizio.

Sin qui le informazioni di parte aziendale.

Stante la conferma dell’attuale traguardo temporale del 2015, tra le voci di costo sulle quali l’Azienda potrebbe essere orientata ad intervenire potrebbero esservi quelle relative al sistema di welfare di Gruppo: Unisin ritiene peraltro che la sua eventuale razionalizzazione non possa essere usata come mero strumento di contenimento della spesa, bensì come leva per offrire prioritariamente migliori e più efficaci servizi al personale.

Per quanto riguarda eventuali uscite, sulla base di tali informazioni Unisin ritiene che solo un eventuale e per ora non previsto nuovo piano industriale che superi l’orizzonte temporale del 2015 potrebbe aprire nuove prospettive di esodo, che peraltro in tale remota ipotesi dovrebbero rispettare, ad avviso di Unisin, il criterio della volontarietà, facendo leva, se del caso, anche sugli strumenti di ammortizzazione sociale disponibili.

Unisin conferma infine la propria totale e assoluta contrarietà verso eventuali nuove ipotesi di esternalizzazione di attività che avessero eventualmente ad essere ipotizzate dall’Azienda, ritenendole da sempre motivo di grave depauperamento delle competenze professionali maturate dal personale del Gruppo.

 

Milano, 7 febbraio 2014

 

UNITÀ SINDACALE FALCRI SILCEA

GRUPPO UNICREDIT

By jvb

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