Tanto tuonò che piovve …

Nella giornata di lunedì 2 febbraio le OO.SS. hanno ricevuto 5 scarni fogli di informativa aziendale (ricordiamo che le relazioni industriali sono sospese a causa della vertenza nazionale sul rinnovo del CCNL) sugli sviluppi nel 2015 del famigerato progetto iPC che, dopo gli impatti del 2014, riprende con forza anche nel nuovo anno.

E’ prevista la chiusura del Polo di Tesorerie di Torino, che attualmente impiega 83 risorse.

Proprio adesso che, grazie al notevole impegno profuso dai colleghi, l’attività lavorativa era in fase di stabilizzazione e prossima ad un ritorno alla normalità.

E’ curioso che proprio il Polo di Torino, che più di ogni altro aveva segnalato le criticità degli interventi informatici incompleti nel 2014, oggi venga privato dell’attività … forse le, neanche tanto velate,  allusioni del management di minaccia di spostamento dell’attività preludevano a quanto oggi vediamo scritto nero su bianco.

Ancora una volta assistiamo ad una dispersione di professionalità e spreco di risorse economiche che sono state utilizzate per formare in maniera adeguata le 83 risorse di Torino.

Al momento è prevista la riallocazione di 62 risorse su 83 così distribuite (da documento aziendale):

–       40 sul Cash Management (ufficio cassa)

–       10 sul Trade Finance

–       05 sui Mortgages (Mutui)

–       07 sul Fondo di Solidarietà (che rientra a Torino dopo poco più di 18 mesi)

Dal conto si evince che rimangono 21 risorse da riallocare e questo al momento è il punto più critico di tutto il progetto.

Non vorremmo che, dopo la dismissione dell’attività di Tesoreria sul polo di Torino, che era considerato un’eccellenza, con queste risorse eccedenti si costruisca una delle varie “task force” pluriennali che tanto vanno di moda per tamponare i problemi causati dalla cecità del management.

Queste Organizzazioni Sindacali non possono che manifestare la propria contrarietà nei confronti dell’ennesimo rimpasto organizzativo non giustificato da un reale risparmio economico, ma con un notevole impatto negativo sulla vita delle colleghe e dei colleghi coinvolti, che dovranno nuovamente reinventarsi una professionalità.

Come sempre queste OO.SS. vigileranno sulla corretta applicazione delle modalità e dei tempi procedurali stabilito dall’Art. 17 del vigente CCNL, che regola le ristrutturazioni e le riorganizzazioni aziendali.

Cogliamo l’occasione per ringraziare i colleghi della massiccia partecipazione allo sciopero del 30 gennaio … anche se come sempre un certo numero di questi ha preferito utilizzare permessi e ferie.

Ricordiamo a TUTTI i colleghi, a maggior ragione a quelli coinvolti nel progetto di cui sopra, che per tutto il mese di febbraio, nel prosieguo delle agitazioni sulla vertenza del CCNL è confermato lo SCIOPERO DEGLI STRAORDINARI.

RR.SS.AA. UBIS POLO DI TORINO

DIRCREDITO  –  FABI  –  FIBA-CISL  –  FISAC-CIGL  –  UIL.C.A.

(Fonte)

By jvb