In buona sostanza occorre saper ricostruire i versamenti ovvero indicare a cosa sono stati destinati i prelievi. Anche perché – ed è proprio questo l’aspetto centrale – l’onere della prova è a carico del contribuente e non all’Agenzia delle entrate che avanza sospetti. Il problema nasce nel momento in cui i controlli si riferiscono a operazioni datate o comunque nei confronti di soggetti che non hanno l’obbligo di mantenere le scritture contabili. Tanto per intenderci, la lente di ingrandimento del fisco è adesso puntata sui movimenti avvenuti nel 2014 e coinvolge tutti i contribuenti senza distinzioni e paletti.
Conti correnti e movimenti bancari, controlli Agenzia Entrate. A chi nel 2019, regole 2019, importi
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