abbiamo già perso in partenza!

Paghiamo oggi le scellerate scelte di esternalizzazione e sub-esternalizzazione, ovvero l’esternalizzazione degli esternalizzati. Non è e non è mai stato, per #UniCredit, un problema nè un rischio; l’importante è che i servizi costino sempre di meno!

E quello che vediamo e viviamo ne è il logico risultato.

C’è poi un altro settore, di cui si parla meno, verso cui Orcel dovrà per forza di cose focalizzare la propria attenzione: i sistemi informativi e le piattaforme It con cui lavora la banca. In molti hanno sottolineato come in generale il lavoro da casa tenda a mettere a dura prova la sicurezza delle reti rendendole più vulnerabili, ma in Unicredit più di una persona ritiene che i gravi disservizi che si sono verificati a metà dello scorso settembre, e che hanno mandato in tilt l’home banking così come i prelievi ai bancomat, siano da imputare anche a piattaforme obsolete e a sistemi da aggiornare.
“Siamo costretti a ribadire – scrivevano i sindacati interni di Unicredit in una dura nota del 17 settembre 2020 – che questo pericoloso incidente tecnico, che ha bloccato tutto il sistema operativo, sia forse anche il frutto di scelte, da noi sempre criticate, che hanno esternalizzato buona parte dell’Information technology facendo perdere al Gruppo il controllo tecnico-organizzativo di un comparto che è l’asse portante del nuovo Piano Industriale Team 23; non certo responsabilità dei lavoratori che anche questa volta hanno lavorato con abnegazione per sistemare le falle aperte e cercare di salvaguardare la reputazione dell’azienda”. E chissà che un’aggregazione non fornisca a Orcel la possibilità di risolvere il problema dei sistemi informativi una volta per tutte.

Tratto da:

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By Pigi