(…) Si parla anche di numero identificativo per i poliziotti. Potrebbe essere altrettanto utile?
Il numero identificativo, personalmente, lo voglio perché credo sia un’opportunità in quanto lo Stato che obbliga, giustamente, ad indossare un numero identificativo al Poliziotto, dovrà poi anche retribuirlo adeguatamente, garantirgli una giusta formazione, procurargli strumenti, leggi e regolamenti che indicano in modo chiaro le regole di intervento. Nello stesso tempo, nel momento in cui il poliziotto indossa un numero, nessun manifestante dovrà coprirsi il viso e colui che usa ogni genere di violenza contro chi è preposto a prestare servizio in difesa dei diritti umani dovrà finire in galera senza se e senza ma.
Il numero identificativo sta diventando la scusa e non il rimedio, in realtà grazie a questo il poliziotto si assume più responsabilità, con tutte le conseguenze del caso.

Insomma, sì a reato di tortura e numero identificativo, a patto che ci siano adeguamenti…
Rilanciamo il reato di tortura, rilanciamo il numero identificativo, ma con tutto il pacchetto che tuteli non solo il cittadino ma anche il lavoratore di Polizia, anch’egli cittadino e anch’egli essere umano. Invece, quotidianamente, viene leso dei suoi diritti internamente ed esternamente in una situazione che forse fa comodo a tutti tranne che a chi opera in prima linea. (…)

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By jvb