Personalmente comincio a rivalutare #JPMustier. In effetti c’è da dargli atto di aver tenuto il Gruppo fuori da giochi politici e c’è da credere che la sua uscita da #UniCredit sia targata #PD. Se poi i #SindacABI (i kompagni che piangevano disperati la prematura uscita di scena di Mr.Arrogance) si schierano contro Mustier, beh, questo vuol forse dire che non ha gestito poi così male la banca…

Ve lo ricordate Piero Fassino di «abbiamo una banca?». Bene ora ne avranno una che se gestiranno come fatto con Etruria e Monte Paschi, ci vorranno parecchi miliardi dei contribuenti per non farla fallire.

Prepariamoci al peggio…

(…) Quale banchiere italiano, cresciuto ben inserito e nel “sistema” avrebbe osato resistere ad un’ “offerta che non si può rifiutare” per accollarsi quel gran pezzo di una banca del Monte dei Paschi di Siena previo scudo dal rischio di contenzioso (9 miliardi di richieste contro 1 di accantonamenti), aumento di capitale (stimato prudenzialmente tra 1,5 e 2 miliardi) e con l’aggiunta di un bel beneficio fiscale (circa 3 miliardi di Defrerred Tax Asset) fresco di legge finanziaria? (…) come si fa con un corpo estraneo il sistema immunitario del capitalismo politico-corporativo nostrano ha provveduto ad espellere il pericoloso virus della logica di mercato che il perfido manager francese minacciava di voler diffondere al di qua delle Alpi. Un segnale forte, per marcare il territorio e ribadire che le banche sono “cosa nostra” e che in questa congiuntura straordinaria, avversa a tutti tranne che che ai politici è appunto il primato della politica a dettare l’agenda. (…)

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By aidos