Interessante post di Paolo Annoni su Il Sussidiario. Dateci una lettura.

La “convergenza” europea in materia bancaria non c’è e di certo le performance economiche dei Paesi membri hanno sperimentato negli ultimi dieci anni una netta divergenza. Oltretutto alcuni stati possono salvare le loro banche e altri no. L’anomalia Unicredit, o anomalie simili, difficilmente possono sopravvivere in un ambiente europeo ostile in cui non c’è la convergenza. Se e quando sarà compiuta la convergenza europea in materia bancaria, figlia a sua volta di quella economica, allora ci saranno banche veramente europee. 

(…)

Sarebbe interessante capire chi ha messo i soldi per le ricapitalizzazioni di Unicredit e quanti soldi sono stati pagati per la crisi da austerity italiana imposta dall’Europa o per il chiacchieratissimo business tedesco.

(…) ci piacerebbe sapere cosa pensa e cosa dice l’attuale Governo italiano di asset che sono palesemente strategici, di pezzi di sistema Italia importantissimi. Ce lo chiediamo perché quando in Italia si dice che è un’operazione di mercato, tendenzialmente è una colossale fregatura. I vuoti che vengono lasciati vengono giustamente riempiti da altri interessi. Che non sono ovviamente i nostri.

UNICREDIT/ L’indizio preoccupante sul “si salvi chi può” intorno all’Italia

By aidos