[pullquote]UniCredit Business Integrated Solutions ha identificato per questa seconda fase evolutiva dell’azienda tre parole d’ordine riunite nel paradigma delle tre “i”: industrializzazione, integrazione e innovazione[/pullquote]

UniCredit Business Integrated Solutions. Il buon governo della banca che cambia

UniCredit Business Integrated Solutions. Il buon governo della banca che cambia

 Partita tre anni fa come ambizioso progetto di integrazione delle numerose realtà di servizio del grande gruppo bancario italiano, l’azienda è ormai un’efficiente macchina internazionale, capace di supportare un nuovo modo di fare business da sportelli reali e virtuali

Il connubio informatica-banca è uno dei più consolidati nella storia della tecnologia al servizio dell’economia. Gli istituti finanziari sono da sempre tra i principali investitori in risorse Ict e, compatibilmente con i vincoli che sono tenuti a rispettare in ambito normativo e con la necessità di assicurare la massima continuità operativa, in ambito bancario si misurano livelli di innovazione elevati, a dispetto di quello che in teoria dovrebbe essere un business dalla vocazione più “conservatrice”.

[pullquote]Al momento V-TServices gestisce l’intera infrastruttura tecnologica di UniCredit, con un risparmio stimato di oltre settecento milioni di euro nei dieci anni di durata del contratto in essere.[/pullquote]

La carica innovativa espressa da UniCredit Business Integrated Solutions si distingue per i cambiamenti che attraverso questa iniziativa UniCredit ha voluto applicare anche sul piano dell’organizzazione e dei processi di erogazione dei servizi a supporto della propria rete commerciale. Non è affatto casuale, in questo contesto, il riferimento a Filippo Passerini – l’italiano che in dieci anni di carriera come chief information officer di Procter & Gamble, ha sfruttato la leva tecnologica per rivoluzionare le strategie di business del colosso mondiale dei beni di consumo – che Paolo Cederle, AD di UniCredit Business Integrated Solutions, pronuncia all’inizio della sua intervista con Data Manager. «La ricetta di Passerini consiste nello spostare l’attenzione dalle specifiche competenze all’insieme dei servizi di IT, business operation e quant’altro, per arrivare a un modello completamente nuovo» – spiega Cederle, che ha fatto propria la “ricetta P&G” per ispirare la strategia dell’azienda di insourcing creata dalla holding UniCredit nel 2012, attraverso una manovra di consolidamento di ben sedici strutture e società diverse impegnate fino a quel momento nell’erogazione di servizi di Ict, back e middle office, real estate, sicurezza e procurement.

…continua….