Le Fondazioni bancarie mi ricordano tanto le “tre scimmie sagge”, o San zaru.

Le “tre scimmie sagge” è un’icona presente nel santuario shintoista a Nikko (Giappone), mausoleo dedicato a Tokugawa Ieyasu, militare giapponese divenuto shogun. Esse sono: Misazaru, la scimmia che copre gli occhi, Kikazaru, la scimmia che copre le orecchie, e Iwazaru, la scimmia che copre la bocca.

San zaru raffigura quindi il non vedere il male, non ascoltare il male e non parlare assecondando il male. Le tre scimmie sagge rappresentano perciò un monito affinché i pensieri, le parole e le azioni siano improntate alla bontà e all’estraneità del male (qui ci vedo un parallelismo con la preghiera citata all’inizio). Ma nel parlare comune, le tre scimmie hanno assunto un significato diverso, più omorteso ed indifferente a ciò che ci accade intorno. Ed è a questo che mi riferisco.

Un comportamento negativo quindi; un comportamento “poco nobile”, che ben si addice alle Fondazioni bancarie dove la vecchia politica di spartizione ed assegnazione delle poltrone la fa da padrona. Intrecci economici e politici a danno della collettività, il tutto grazie alla famigerata legge Ciampi.

Interessante questo post che vi consiglio di leggere:

 

L’allegra Banca Bassotti

Un libro che partendo dal “case history cuneese” mette in luce il perverso (e incestuoso) rapporto tra le Fondazioni e gli istituti di credito di cui sono azionisti. Lotte di potere, intrecci di affari, cordate e infiltrazioni politiche….clicca sul logo per leggere il post

 

By jvb