Può un Paese che non difende i suoi tutori dirsi civile?

Via Qelsi.it

 10253425_10202361746977308_98955684_nRiceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera scritta da un celerino che preferisce mantenere l’anonimato, in giorni in cui molti utenti facebook, non solo poliziotti, stanno utilizzando come immagine del profilo la provocatoria foto di un casco con la scritta “cretino”

Caro direttore,
chi Le scrive è un cosiddetto celerino. Un nazista, un sociopatico violento per tanti. Mi tocca scriverLe in maniera anonima perchè noi non abbiamo diritto di parola. Puoi osare ad uscire con il nome solo se sei un sindacalista. Le scrivo perchè sono amareggiato. Oramai sembra che lo sport nazionale sia diventato la caccia all’errore dello sbirro. Intendiamoci. Se uno di noi sbaglia deve pagare. Ma deve essere giudicato da un tribunale e dalla amministrazione. Non da un tribunale mediatico/popolare che poco sa di come funzionano le cose e la realtà.
Invece ho l’impressione che si stia spingendo anche a livello mediatico per convincere la gente che il numero identificativo sia un problema.
In realtà veniamo identificati molto spesso, quando serve. Secondo Lei perchè si cerca di far credere ciò che non è? Lei lavora nei mass media, magari mi puoi spiegare. …continua a leggere accedendo a Qelsi.it

By aidos