Una ricostruzione molto sintetica e non sempre precisa.
Una cosa però è certa: il Sindacato ne esce acciaccato. Tutto ciò è evidente perché se i lavoratori sono disposti a buttarsi “anima e corpo” tra le fiamme eterne (o almeno finché “pensione non li separi”) del “passaggio a norma di legge” (il famigerato art. 2112 C.C.) perdendo così ogni possibile vantaggio e
preferendo rischiare il tutto per tutto con cause individuali, forse vuol dire che è giunto il momento di sfiduciare e ripensare la politica sindacale di questo Gruppo.
E c’è da credere che la colpa non sia solo della compagine sindacale romana che anzi, dal tenore di quest’articolo, sembra quasi essere l’unico baluardo a difesa dei lavoratori.
Ci attende una fase molto, molto impegnativa. Sulla trattativa HR SSC si è consumato il peggiore scenario possibile. Una divisione tra i lavoratori ed i loro rappresentanti, oltre che una frattura interna ad alcune Sigle sindacali che peseranno sui futuri scenari sindacali del Gruppo.
L’articolo: Esternalizzazioni UniCredit al palo
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