Il più importante giornale economico del Regno Unito, il Financial Times,si accorge solo ora degli errori della passata gestione in Unicredit?

Che tempismo!

Ecco alcuni interessanti passi dell’analisi di Rachel Sanderson:

 

(…) Il FT, sebbene il progetto sia stato presentato come il punto di inizio per un un futuro ambizioso, rileva che gli investitori sono rimasti freddi. Forse, almeno questa è l’ipotesi adombrata da Sanderson, si ritiene che l’ad. stia pensando di salvaguardare la propria posizione ai vertici dell’istituto più che a metterlo a riparo da possibili future crisi.

Certamente le difficoltà attuali della banca non sono imputabili a Ghizzoni. E’ stato il suo predecessore, Alessandro Profumo, che “attraverso una serie di acquisizioni in Europa negli anni pre-crisi ha portato alla creazione di un gruppo con livelli di governance sovrapposti e funzioni raddoppiate”. Tale espansione, naturalmente, comporta i suoi rischi.

 

(…)

 

Conclude il FT, gli investitori temono “una una crisi profonda che possa condurre Unicredit a vendere i gioielli del gruppo, come le sue attività in Turchia e in Polonia o persino a scorporare il proprio ramo in Germania.

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Qui l’analisi completa.

By jvb