… e la pazienza è abbondantemente finita

 22 aprile 2016, viene firmato in UniCredit il Protocollo sul Benessere nei Luoghi di Lavoro e sulle Politiche Commerciali: cosa è cambiato da allora nella nostra quotidianità?

Sostanzialmente nulla ! ! !

 8 febbraio 2017, viene sottoscritto in ABI l’Accordo Nazionale su Politiche Commerciali (sostanzialmente un copia/incolla del Protocollo siglato in UniCredit): cosa è cambiato da allora nel lavoro quotidiano?

Idem come sopra ! ! !

 Prima e dopo la firma degli Accordi/Protocolli il sindacato ha tenuto una marea di riunioni, denunce, segnalazioni di episodi non conformi alla “Policy”: con quali risultati concreti nel lavoro giornaliero?

Assolutamente NULLA ! ! ! 

Quindi a pensare male si farà anche peccato, ma spesso si indovina per cui non possiamo che considerare UniCredit e tutte le sue figure più o meno apicali artefici di un clima aziendale in continuo deterioramento a causa di continue ed incessanti pressioni commerciali. 

A causa di ciò gli Area Manager, anche nell’area commerciale di Trieste e Gorizia, possono sentirsi degli intoccabili e permettersi atteggiamenti anche deprecabili senza timore alcuno.

Non ci meraviglia quindi che il manager dell’area commerciale abbia dichiarato, nell’immediata vigilia del Compliance Day, “che non smetterà o modificherà i suoi modi anche se il sindacato ne è a conoscenza e non approva”.

Pressioni e minacce non devono distogliere dal rispetto della normativa MiFID e antiriciclaggio. Segnaliamo a questo proposito anche il RISCHIO DI CONTESTAZIONI DISCIPLINARI.

Molti colleghi rischiano sanzioni disciplinari non solo per raggiungere il budget ad ogni costo, ma anche perché non reggono psicologicamente le sempre più pervasive pressioni commerciali. È pertanto sempre più importante essere consapevoli di quello che è lecito e di quello che non è lecito, senza farsi condizionare dall’ambizione del capo di turno.

Invitiamo i colleghi a RESPINGERE le logiche della vendita “a tutti i costi”, MANTENENDO comportamenti rispettosi della clientela e delle sue esigenze.

Sempre più spesso riceviamo segnalazioni di colloqui a 2 o a 3 (la rappresentanza dell’Azienda in questi casi è sempre in maggioranza) con situazioni anche di vere aggressioni verbali nelle quali pare che i singoli colleghi siano i responsabili

• di tutte le disgrazie che hanno coinvolto UniCredit in questi anni,

• di essere pagati per lavorare ben più dell’orario contrattuale,

• che i loro problemi familiari intralcino il perseguimento della “mission aziendale”

• di essere in sostanza degli “scansafatiche” e sembra che qualcuno si sia permesso di generalizzare tale accusa a tutti i colleghi delle province di Trieste e

A seguito della riunione con l’Azienda già fissata per il giorno 6 dicembre 2017 nella quale porteremo alla discussione questi ed altri temi scottanti, verrà indetta un’assemblea del personale nella quale condividere i problemi e decidere come contrastare le situazioni descritte nelle comunicazioni nazionali e locali.

UniCredit spesso utilizza “slogan farlocchi”, ciò è accaduto anche nel nostro territorio per distrarre da un’incapacità organizzativa ormai palese.

La constatazione sindacale che scaturisce da tale gestione è che

LA MISURA E’ COLMA

 È opportuno essere fortemente consapevoli che indipendentemente dal ruolo e dalla posizione gerarchica, il comportamento di ciascuno deve essere orientato alla massima correttezza, professionalità e rispetto della persona; PERTANTO RIBADIAMO CHE NON E’ CONSENTITO A NESSUNO, ED IN NESSUN CONTESTO, SCONFINARE NELL’INGIURIA, MINACCIA, PLAGIO, RICATTI DI OGNI GENERE, TUTTI COMPORTAMENTI PERSEGUITI DAL CODICE PENALE.

Di quanto sopra scritto sono già stati informati tanto la Direzione Network del Triveneto quanto le Segreterie Nazionali e gli Organi di Coordinamento.

Trieste 27 novembre 2017

Le Rappresentanze Sindacali Aziendali di Unicredit Spa Trieste

Fabi / First / Fisac-Cgil / Uilca / Unisin