Dopo aver perso un collega, un amico o un familiare sul posto di lavoro, devi assistere impotente all’assfissiante burocrazia italiota. Burocrazia che ti ammazza prima (con le sue regole spesso insensate e dai costi economici esorbitanti che servono solo a cercare scorciatoie) e poi dopo il tuo tragico destino; lasciando famiglie in perenne ansia ed angoscia. Un lutto che sembra eterno. Possibile che dopo 12 mesi non si possa mettere una parola fine a questa tragedia? Povera italia mia (con la i minuscola)

(…) Il vero nodo, e la famiglia Regazzoni e gli amici di Simone hanno tenuto a sottolinearlo, è legato alla tanta (forse troppa) burocrazia nel settore.
«Non bisogna mai sottovalutare le prescrizioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro. La troppa burocrazia, spesso, allontana aziende e operai dal rispetto delle norme anche più semplici – ha precisato l’amico di Simone che ha parlato a nome di tutta la sua grande famiglia – Carte e scartoffie, purtroppo, non agevolano il rispetto delle regole basilari per lavorare in un ambiente sicuro. E non dimentichiamo che queste regole non valgono solo per i titolari, ma anche per gli operai stessi che sono i primi a rimetterci in caso di incidenti». (…)

Tratto da Morì un anno fa sul posto di lavoro. Amici e famiglia aspettano giustizia

By Pigi