Mr. Mustier voleva forse dire che CLIENTI E LAVORATORI stanno pagando gli errori ereditati dalla vecchia gestione?

(…) Il nuovo ad, Jean Pierre Mustier, è arrivato a metà luglio e ha lavorato da subito con determinazione su tre fronti. Il primo è quello interno della governance, con la marginalizzazione di personaggi come il vicepresidente Fabrizio Palenzona, che negli anni di Ghizzoni è stato il vero dominus della banca assieme al suo braccio destro Roberto Mercuri e a una cordata di dirigenti che Mustier ha avuto il merito di allontanare (come il vice direttore generale Paolo Fiorentino) o ridimensionare (come il chief risk officer Massimiliano Fossati) anche per effetto del loro coinvolgimento nello scandalo Bulgarella. (…) piano industriale e del bubbone sofferenze e qui Mustier ha affondato davvero il bisturi, annunciando un maxi aumento di capitale da 13 miliardi di euro, la cessione di 17,7 miliardi di sofferenze e il taglio di circa un quinto dei dipendenti in tre anni. (…) La questione degli esuberi però non sarà di semplice gestione, anche perché il fondo di settore è allo stremo e le risorse indicate dal governo nella legge di Bilancio non è detto che siano sufficienti per tutti (Unicredit non è certo l’unica banca che programma ingenti tagli di personale nel prossimo triennio). (…) ha dichiarato Mustier, “che ora si stanno pagando gli errori ereditati dalla vecchia gestione”. (…)Vi è poi la decisione dell’amministratore delegato di autoridursi lo stipendio del 40%  a 1,2 milioni di euro, la rinuncia ai bonus per il 2016 e, soprattutto, a eventuali buonuscite in caso di addio alla banca. Sarà anche un tentativo di captatio benevolentiae nel momento in cui chiede sacrifici così duri sul fronte occupazionale, ma è una mossa che segna uno stile e un passo diverso rispetto a quello di tanti altri manager bancari italiani e non.(…)

qui l’articolo de ILFATTOQUOTIDIANO

By jvb