La vicenda della bambina ucraina prima “commissionata” e poi abbandonata portano a riflettere sulla intrinseca inumanità della pratica dell’utero in affitto, e di quanto sia foriera di conseguenze negative per i singoli e per la società.

Tratto da Con la bambina “parcheggiata” in Ucraina ecco le ombre sull’utero in affitto: Se si afferma che per diventare genitori, come notava domenica Assuntina Morresi su queste pagine, ciò che conta è l’intenzione, allora si può anche cambiare idea, rescindere il contratto, restituire il bambino. È un nuovo paradigma antropologico, quello che vede nel figlio il frutto di una “intenzione” e non di un legame e di una generazione fisica.

«Un dramma disumano, come conseguenza di una pratica altrettanto disumana! L’utero in affitto deve subito diventare reato universale, non ci sono più scuse né alibi!» è il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, sulla vicenda della bambina nata in ucraina con l’utero in affitto e abbandonata dalla coppia “committente”.

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By Pigi