Ormai gli episodi di multiculturalismo e di laicismo in Italia (e in generale in Europa) non si contano più. Questa volta ne è avvenuto uno al cimitero (ebbene sì) di Crotone, dove il cancello d’ingresso con in cima una croce è stato sostituito da uno nuovo. Lo ha denunciato un consigliere comunale di minoranza, Fabrizio Meo, affermando di aver interpellato il preposto dirigente ai lavori pubblici, il quale ha spiegato di aver fatto togliere il cancello con la croce in nome della laicità (per non offendere persone di altre religioni, magari di quella musulmana? ). “Vedremo se nei prossimi giorni il sindaco (Peppino Valloone, ndr) si farà egli stesso portavoce di una posizione tanto ‘avanzata’ “, ha detto Meo, con sarcasmo. Tale posizione contraddice quanto ha stabilito tempo fa il Consiglio di Stato: “Occorre considerare che la Costituzione repubblicana, pur assicurando pari libertà a tutte le confessioni religiose non prescrive alcun divieto alla esposizione nei pubblici uffici di un simbolo che, come quello del crocifisso, per i principi che evoca e dei quali si è già detto, fa parte del patrimonio storico”.