Dal 1° gennaio 2013, sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione del pagamento degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione, sia i limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni nei confronti di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti (ai quali è applicata la normativa sugli assegni familiari) e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (ai quali è applicata la normativa delle quote di maggiorazione di pensione). Gli importi delle prestazioni e le tabelle reddituali sono riportate nella circolare n. 150 del 28 dicembre 2012.
Per gli anni 2012 e 2013, la legge 214/2011 consente la rivalutazione automatica esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps, nella misura del 100 per cento. Dal 1° gennaio 2013, pertanto, alle pensioni di importo fino a tale limite, pari a 1.443 €, viene applicato l’aumento di perequazione automatica stabilito in via previsionale nella misura del 3%. Per le pensioni di importo compreso tra 1.443 e 1.486,29 € (1.443 più il 3%), viene comunque garantito l’importo di 1.486,29 €. Non è previsto invece alcun aumento per le pensioni di importo superiore a 1.486,29 €.
Nella circolare n. 149 del 28 dicembre 2012 sono descritte le modalità di applicazione della perequazione delle pensioni per l’anno 2013.
Va segnalato un grave elemento di novità che riguarda i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità. Fino ad oggi il limite reddituale considerato quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 verrà considerato anche quello del coniuge.
NON C’E’ NIENTE DA FARE SIETE DEI LADRI; PERSONE SENZA UN MINIMO DI ETICA E MORALITA’; SPERO TANTO CHE PRESTO PAGHERETE TUTTO E MOLTO CARO !!!!!!!!!
OVVIAMENTE PARLO DEI VERTICI DELL’INPS E NON CERTO DEI SEMPLICI IMPIEGATI