A far luce sull’ingrediente noto ai più solo per il suo utilizzo nei cosmetici, vernici e plastica è una ricerca dell’ong Global Witness, intititolata “Prenderemo le miniere a qualunque prezzo – Lo Stato islamico, i talebani e le bianche montagne di talco dell’Afghanistan“. Un’analisi che si basa su decine di fonti ascoltate e immagini satellitari, dalle quali emerge come il talco afghano sia diventato una priorità strategica per l’Isis, assicurando entrate anche per il conflitto con i loro rivali, i talebani.

Un’industria, quella del talco, alimentata da un mercato di consumo esteso, in primo luogo quello statunitense, seguito da quello europeo, dove anche l’Italia gioca il suo ruolo. Consumatori e aziende che in questi paesi potrebbero, quindi, inconsapevolmente finanziare l’insurrezione afghana.

Interessante inhiesta ripresa da in ques’articolo:

Stato islamico e talebani: una miniera di soldi chiamata “talco”

By aidos