Il can can di Sadiq Khan

Pubblicato il 3 giugno 2019 da https://buseca.wordpress.com/

Illuminante lo sfogo di Niram:

E mentre in Italia abbiamo Libertà e Giustizia che ci difenderà dalla dittatura ormai imminente, nel Regno Unito abbiamo il sindaco di Londra, Sadiq Khan, fulgido esempio di multiculturalismo compiuto il quale, nell’imminenza della visita di Donald Trump, indovinate cosa scrive sul Guardian:

“Donald Trump è soltanto uno dei più cospicui esempi della crescente minaccia globale”.

Eh sì, così ci dice il sindaco che ci ha informato in passato che gli ingesi devono imparare a convivere con gli attacchi jihadisti e che prima di essere eletto aveva partecipato, per sbaglio, ovvio,
a un convegno con estremisti islamici e i loro cari amici, come avvenne nel 2004, al Tooing Islamic Center di Londra.

Il convegno sponsorizzato da una associazione chiamata gli “Amici di Al Aqsa” aveva come titolo di sicuro effetto, “Palestina, la sofferenza continua”. Tra gli speakers figurava Jeremy Corbyn, futuro segretario del Labour, il quale, tuttavia, non partecipò. Parteciparono invece Daud Abdullah, a capo di un boicottaggio del Giorno della Memoria per la Shoah nel 2005 e firmatario nel 2009 della dichiarazione di Istanbul, un documento che invocava la violenza contro Israele e giustificava gli attacchi nei confronti dei soldati inglesi.

C’era anche Ibrahim Hewitt, per il quale, in perfetta concordanza con la sharia, l’adulterio da parte femminile dovrebbe essere punito con la lapidazione. Hewitt era ed è anche presidente di “Interpal” una charity che dietro la foglia di fico dell’aiuto alle popolazioni del Medio Oriente, inviava e invia fondi a Hamas.

C’era Azzam Tamimi, secondo cui Israele andrebbe distrutto e rimpiazzato con uno stato islamico. Lo stesso Tamimi che a Londra, nel 2006, in una protesta contro chi pubblicava vignette rappresentanti Maometto dichiarava come Cecco Angiolieri che il foco avrebbe arso lo mondo se gli empi non avessero smesso di rappresentare illo.

C’era Ismail Adam Patel sponsor di Raed Salah, promotore di libelli del sangue antiebraici e a rischio di venire estradato dalla Gran Bretagna nel 2012, grande estimatore di Hamas.

Non poteva mancare anche il quasi immancabile sacerdote filo-islamico, l’anglicano reverendo Stephen Seizer in questo caso, distintosi per avere postato un articolo in cui accusava Israele di essere dietro l’11 settembre (uno dei cavalli di battaglia della allegra brigata complottista e antisionista che ha in Italia tra i suoi nomi di spicco, Giulietto Tovarish Chiesa).

Certo fu un incidente di percorso. Ma immaginate un po’ se fosse capitato a Donald Trump, prima di diventare presidente degli Stati Uniti, di partecipare a convegni con membri del Ku Klux Klan o neonazisti cosa sarebbe accaduto…Semplice. Non sarebbe diventato presidente, mentre Khan è sindaco di Londra.

Per il sindaco, “L’estrema destra è in crescita nel mondo, e minaccia i nostri valori guadagnati duramente e le libertà e i valori che hanno definito le nostre società liberali e democraticge per più di settanta anni”.

Insomma, la minaccia alle nostre libertà, ai valori democratici, ecc. non viene dall’estremismo islamico e dal suo esplicito programma antioccidentale, ma dall’estrema destra, di cui Trump, è il Capo dei capi, lui che guida i suprematisti bianchi.

Sono infatti imputabili ai nostalgici della segregazione razziale in Alabama, o a quelli di Mussolini e Hitler, frange di fanatici clowneschi, le stragi e i massacri che hanno colpito l’Europa e gli Stati Uniti negli ultimi decenni. E’ cosa nota a tutti da dove sopraggiunga il pericolo maggiore.

Khan fa bene a ricordarcelo.

By aidos