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In sei anni -70 miliardi di euro di risorse alle famiglie

by QELSI.IT

Confcommercio-famiglie-sempre-più-povere-e-consumi-al-minimo-638x425In sei anni, dal 2008 al 2013, tra imposte dirette e indirette, le risorse a disposizione delle famiglie si sono ridotte complessivamente per oltre 70 miliardi. Il calcolo è dell’Ufficio studi Confcommercio che spiega che in media, le famiglie hanno subito un prelievo aggiuntivo annuo di 10 miliardi cui si devono aggiungere altri 11 miliardi di perdita di potere d’acquisto a causa dell’incremento dell’inflazione determinato dall’aumento delle imposte dirette.

In pieno clima recessivo, tra il 2008 e il 2013, le manovre correttive di finanza pubblica hanno causato un aumento di tasse per oltre 56 miliardi. La Confcommercio da Cernobbio osserva che “più l’economia italiana entrava in crisi, più si è fatto ricorso alla leva fiscale”. Sulle spalle delle famiglie la pressione fiscale è quindi aumentata dell’1,6% medio annuo, più del triplo di quanto sarebbe stato necessario in una dinamica normale (cioè lo 0,4% annuo).

Le tasse locali battono quelle centrali per carico di prelievo, e la batosta si abbatte di più sui territori meno sviluppati. L’Ufficio studio dell’associazione evidenzia infatti che tra il 2008 e il 2012 il prelievo locale è aumentato del 5,6%, a fronte del livello centrale a quota +3,8%. Una tendenza destinata ad acuirsi: molti Comuni “dovranno aumentare ulteriormente le tasse per trovare i 2,2 mld necessari a far quadrare i conti nel passaggio Imu-Tasi”. Rispetto al 1990 il peso del fisco locale in percentuale del Pil si è più che triplicato, passando dal 2,1% al 7%.

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