Il de-cretino di #Conte fa acqua da tutte le parti.

Per ripagare il finanziamento l’azienda dovrà fatturare per cifre tali da compensare la perdita dei mesi in cui è stata chiusa, più le spese, il che, considerando che non potranno prendere altri finanziamenti per investimenti e la ripresa lenta, è impossibile.

Un uomo d’affari con un fatturato di circa un milione di euro ha chiesto nei giorni scorsi a una delle più importanti banche italiane un prestito da 50mila euro. Una procedura di richiesta di liquidità di emergenza che si presume possa essere piuttosto frequente dato il periodo. I costi, inutile dirlo, sono molto elevati. L’operazione prevede mille euro di spese di istruttoria della pratica, uno spread di poco inferiore al 3% e 4 euro di spese incasso rata ogni mese. Il tutto per un tasso di interesse complessivo TAEG/ISC al 4,68%. Tutt’altro che una passeggiata.

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By aidos