Se le norme tecniche offrono soluzioni in grado di favorire la prevenzione di incidenti e tutelare la salute nei luoghi di lavoro, nell’attuale economia globale è importante che le norme siano armonizzate a livello internazionale. Ad esempio permettendo che un cartello, un pittogramma siano correttamente riconosciuti dai lavoratori indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di origine.
Proprio con questi obiettivi il 18 ottobre 2012 è entrata in vigore la norma UNI EN ISO 7010:2012, una norma che prescrive i segnali di sicurezza da utilizzare nella prevenzione degli infortuni, nella protezione dal fuoco, per l’informazione sui pericoli alla salute e nelle evacuazioni di emergenza.
La norma contiene una raccolta di simboli armonizzati riconosciuti universalmente.
E – come indicato dall’ Ente Nazionale di Unificazione (UNI) – “la forma e il colore di ogni segnale di sicurezza sono conformi alla ISO 3864-1 e la progettazione dei segni grafici è conforme alla ISO 3864-3”.
E’ bene segnalare che, ad oggi, la nuova normativa UNI EN ISO 7010:2012 sulla segnaletica di sicurezza non vieta la circolazione dei segnali già contenuti nel Decreto legislativo 81/2008 (da allegato XXIV a XXXII) e dunque riguardo alla segnaletica già installata non c’è obbligo di modifica.
È tuttavia possibile sostituirla con i nuovi cartelli e pittogrammi in conformità con quanto indicato dal Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (ALLEGATO XXIV – D.Lgs. 81/2008 , punto 1.3):
Ciò premesso ci chiediamo come sia possibile che nel Gruppo Unicredit si utilizzino invece pittogrammi non conformi al D.Lgs. 81 e alla nuova normativa UNI EN ISO 7010:2012.
Da fonti sindacali di Ubis sembrerebbe infatti che al 4 e 5 piano dello stabile di Via Cambi a Milano (palazzina A) siano presenti degli allarmi antincendio che non rispondo alla normativa vigente ne per pittografia ne per messaggio (scritto nella sola lingua tedesca). Continua a leggere