Intervista al segretario generale della Uilca Sicilia: un segno di riconoscenza verso le proprie origini certo; ma non dimentichiamo che è stato proprio Unicredit a "mettere una pezza al culo" del carrozzone “Banca di Roma”.

Il mondo bancario siciliano non è immune dalle incertezze e difficoltà che sono proprie della categoria e lo sono in tutte le regioni d’Italia; e di fronte a queste difficoltà il sindacato dovrebbe avere anche il coraggio fare un po’ di autocritica e capire quanto delle difficoltà attuali siano conseguenza di una sua scarsa lungimiranza.

L’intervista mostra l'altra faccia del campanilismo di "paese"; prima ancora di chiedere alla politica di uscire da una banca per entrare in un’altra, bisognerebbe muoversi affinché la politica esca una volta per tutte dalla finanza.

Le fondazioni bancarie, comprese quelle che controllano le più importati banche nazionali, sono zeppe di ex sindaci, ex parlamentari, ex politici; soprattutto gli ex Ds-Margherita-Pd (da Intesa a Monte Paschi passando da Unicredit, giusto per citarne alcune).

Perché oggi le banche sono una sorta di governo occulto.

 

Qui l'intervista al segretario generale della Uilca Sicilia.

By jvb