Per difendere l’Italia occorre anzitutto amare le nostre radici

 

Ma occorre una grande tensione ideale per ribellarsi alla dittatura del relativismo e di questa pessima globalizzazione che cancella ogni identità e sottomette ogni Stato alla signoria del capitale finanziario globale. Mettendo così nel mirino sia lo Stato nazionale che lo «stato sociale».
È una nuova religione pagana che esige sottomissione, che spazza via il passato e pretende di costruire «l’uomo nuovo», apolide come il denaro: individui e popoli trasformati in anonimi produttori e consumatori che vengono «spostati» sul pianeta come le merci.
Per «resistere» invece occorre anzitutto amare le nostre radici, conoscere e capire quando, come e perché sono state strappate.
Infatti, i padroni del discorso pubblico usano il passato da loro filtrato per giustificare il presente e ipotecare il futuro.
Dunque ecco, nelle pagine di questo libro, quali sono gli uragani che – insieme- stanno scatenando sull’Italia la tempesta perfetta e chiuderanno il sipario su un grande popolo e una grande storia se nulla verrà a turbare la sonnolenza cinica e complice, o indifferente, dei Palazzi della politichetta romana

(Antonio Socci – da “Traditi, sottomessi, invasi”)

 

 

By aidos