Bankitalia boccia la liquidazione dorata di Profumo: “Quei soldi non gli spettano”

Palazzo Koch, in un carteggio inedito del 2010-2011 con i vertici di Unicredit, esprime i propri dubbi sul "paracadute" concesso per l'addio dell'ex ad oggi presidente del Monte dei Paschi di Siena

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La liquidazione di 40 milioni di euro data da Unicredit ad Alessandro Profumo nel 2010 è il doppio di quanto gli sarebbe spettato sulla base dei contratti siglati prima dell’uscita dall’istituto bancario. Stavolta ad affermarlo non è solo l’Adusbef ma un perito incaricato dalla Procura di Roma. E poiché si parla di una nuova uscita del manager, stavolta dal Monte dei Paschi di Siena – banca che è stata finanziata con miliardi dei contribuenti – è il caso di leggere attentamente la sua relazione ai pm. Il fascicolo, di cui erano titolari i pm Nello Rossi e Michele Nardi, è stato aperto a gennaio del 2012 dopo la denuncia di Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, che chiedeva di accertare se la buonuscita erogata da Unicredit a Profumo configurasse una truffa. La conclusione del perito sul punto è favorevole a Profumo: non c’è reato e quindi, coerentemente, i pm hanno chiesto l’archiviazione. Tuttavia, sottolinea il professor Stefano Loconte che ha effettuato la perizia, quella maxi-liquidazione rappresenta un “depauperamento patrimoniale”. Ecco la frase conclusiva del suo lavoro: “il depauperamento patrimoniale in danno della società e degli azionisti riscontrato nella corresponsione a Profumo di un’incentivo all’esodo non congruo, perché eccessivamente elevato, pur non integrando alcun reato potrebbe, rilevare un illecito di natura civilistica”. In sostanza all’ex amministratore delegato furono concessi i premi per risultati che non aveva raggiunto nel periodo 2007-2010.….

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N.B. – Allo stesso indirizzo è possibile scaricare la perizia svolta dallo Studio Loconte & Partners

By jvb

One thought on “Liquidazione a Mr. Profumo: lascia E raddoppia!”

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