La disdetta del Contratto per cancellare diritti e salari ai lavoratori e continuare ad infischiarsene dei problemi del Paese

Avevamo avuto ragione, avevamo visto lungo: i banchieri, molto peggio dei padroni italiani, vogliono tutto per continuare le loro malefatte.

Banchieri indagati, banche che evadono il fisco, banche decotte, che in questi ultimi 20 anni hanno smesso di supportare l’economia del paese e di aiutare le aziende sane per orientare il loro business verso la speculazione finanziaria e favorendo “gli amici degli amici”. Garantendo dividendi d’oro agli azionisti e salari indecenti per se e per tutto l’entourage della dirigenza.

Altro che essere inadeguati ed obsoleti il lavoratori, sono loro che in 21 anni dalla nuova legge bancaria e in 14 anni dal contratto nazionale che ha consegnato a loro l’organizzazione del lavoro hanno fallito: gli inadeguati ed incapaci sono proprio i banchieri e sono loro i super pagati (60-70, anche 100 volte lo stipendio di un lavoratore del settore).  

BASTA!

DOBBIAMO RIPRENDERCI IL SETTORE!

Colleghe e Colleghi, dopo la risposta ferma e complessiva che dobbiamo dare con lo sciopero del 31 ottobre, le Organizzazioni Sindacali non possono tentennare e/o accettare di tornare indietro, è necessario un CAMBIAMENTO RADICALE, è necessario da subito costruire una piattaforma per un nuovo contratto che, oltre a ridisegnare equamente il modo di lavorare nelle banche, ricostruisca un nuovo modo di fare banca, al servizio degli interessi del paese, capace di rispondere alle differenti esigenze della clientela con una RESPONSABILITA’ SOCIALE che ad oggi le banche ed i banchieri non hanno dimostrato.[banner network=”adsense” size=”336X280″ type=”default”]

Care Colleghe e Colleghi, così come noi abbiamo votato contro al rinnovo del contratto perché avevamo capito che non difendeva né il lavoro ed i lavoratori, né gli interessi del paese, oggi tocca a noi chiedere a chi va a trattare di costruire una piattaforma che debba contenere i seguenti punti (che svilupperemo dopo lo sciopero con un manifesto):

1.   Riduzione orario di lavoro

2.   Blocco dello straordinario e controllo rigoroso dell’orario effettivamente svolto

3.   Abolizione del sistema incentivante

4.   Tetto alla retribuzione dei manager (top e middle)

5.   Aumenti salariali uguali per tutti

6.   Blocco dei processi di esternalizzazione e della cessione dei rami d’azienda

Mettiamoci in gioco e pretendiamo di essere ascoltati e coinvolti, noi lavoratrici e lavoratori abbiamo il diritto di presentare le nostre richieste ed essere ascoltati, di decidere cosa è meglio per la categoria, NESSUNO PUO’ FARLO AL NOSTRO POSTO! QUESTA E’ LA DEMOCRAZIA DI MANDATO!!!!!!

 

COMITATO NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI

(Via https://sites.google.com/site/noalcontrattoaiutabanchieri/)

By jvb

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