Anche ai bancari il Jobs Act non piace ed hanno pensato bene di rafforzare, con il nuovo CCNL in via di discussione nelle Assemblee dei Lavoratori, quanto già implicito nelle regole dell’art. 2112 del codice civile, ovvero che non sarà in alcun modo possibile applicare ai lavoratori oggi in forza il Jobs Act e le sue “tutele crescenti”  in caso di riorganizzazioni o ristrutturazioni aziendali. Quindi, il lavoratore che subisca il passaggio da un’azienda creditizia ad un’altra (anche per cessione individuale o collettiva dei contratti di lavoro) sarà tutelato dalle vecchie regole, tra cui la possibile reintegrazione nel posto di lavoro.

Sul fronte esuberi si prende atto che nella fase di transizione lavorativa, oltre al sostegno al reddito, è necessario concentrarsi sulle politiche attive per agevolare la ricollocazione del personale in esubero.

Qui l’articolo di Gian Paolo Valcavi, Avvocato esperto di mercato del lavoro e relazioni industriali sulle due tematiche in oggetto

Jobs Act: i bancari snobbano le tutele crescenti e pensano agli esuberi (IlFattoQuotidiano)

(Immagine estranea all’articolo. Fonte: www.tumblr.com)

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