Una giornalista scientifica, Asya Kazantseva, è tornata a Mosca da Tel Aviv e da Bristol, Regno Unito, e ha scritto:

“Un inaspettato effetto collaterale  della pandemia è che tutti gli amici che molto tempo fa erano emigrati in Europa ora sono tornati a casa per passare l’inverno, qui a Mosca, dove i vaccini sono gratuiti e disponibili, e non c’è l’isolamento. La vita sociale qui è due volte più viva che in tempo di pace. Non mi sentirò mai più sola! [Una popolare blogger ebrea], Alina Farkash, ha scritto recentemente che a Mosca sei un bambino amato in una grande famiglia, mentre l’emigrazione [nel suo caso in Israele] è come essere mandati all’orfanotrofio. È tutto vero. Spero davvero di non andare mai da nessun’altra parte, di rimanere sempre qui, e spero di ricordare quale infinita felicità sia il solo essere qui.”

By aidos