La vera riforma che dovevano fare subito era quella della legge elettorale per dare al Paese un Parlamento stabile ed una maggioranza vera e concreta e la prima riforma costituzionale era quella dell’articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana. Occorre introdurre il vincolo di mandato per evitare i continui cambi di casacca di senatori e deputati a legislatura in corso.

Monti non è bastato? La banca d’affari americana: “Serve un nuovo governo tecnico”

I sondaggi non aiutano a dipanare la matassa: cosa ci attende dalle elezioni legislative che si terranno all’inizio del prossimo anno? Un trionfo dei Cinque Stelle? Larghe intese? Improbabili coalizioni che per salvare quel minimo di coerenza daranno vita a litigi infiniti capaci di far saltare esecutivi come mosche? Oppure – perché no – una nuova riedizione di governo tecnico?

Quest’ultima non sembra solo una possibilità, ma proprio un auspicio. Almeno per Citigroup, banca d’affari americana impegnata a cercare di capir qualcosa in un quadro che definire fluido è fargli un complimento. In un rapporto del 4 settembre, reso noto da Fiorina Capozzi del Fatto Quotidiano, gli analisti si interrogano sulle prospettive per l’Italia, in un quadro che risente ancora grandemente delle difficoltà legate alla crisi economica. Quale soluzione sarebbe dunque la migliore? “Un parlamento senza maggioranza”, si legge. Cioè un governo a tempo, alias governo tecnico, incaricato di quelle riforme poco digeribili senza che nessuno si prenda la responsabilità delle scelte. …continua qui…

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By aidos