Pubblicato martedì 23 luglio 2013 alle 08:30 da Giancarlo Marcotti su finanzainchiaro.it

E’ accaduto più di un anno fa, ma i miei lettori più affezionati non lo avranno dimenticato, all’Assemblea dei Soci di Unicredit del 2012 un piccolo azionista, il Sig. Roberto Ditaranto, prende la parola, il suo intervento avrà un grande impatto mediatico.

Il sig. Ditaranto denuncia una situazione inquietante, Unicredit, infatti, avrebbe effettuato per errore una segnalazione alla Centrale dei Rischi, erano stati perciò revocati immediatamente tutti i fidi concessi alle aziende da lui dirette portandole inevitabilmente ad un dissesto finanziario e riducendo sul lastrico lui e la sua famiglia.

Chiedeva così che l’assemblea votasse una mozione per ottenere dalla banca un indennizzo concludendo l’intervento con l’agghiacciante frase che se ciò non fosse accaduto non poteva escludere che “la lista degli imprenditori recentemente suicidatisi possa allungarsi di un altro nominativo”.

Queste parole ovviamente non passavano inosservate ed in sede di replica l’AD di Unicredit Federico Ghizzoni, dichiarava: “La banca è sempre disponibile a valutare ragionevoli proposte transattive quale strumento per definire bonariamente contenziosi con la clientela. Per questo, ho chiesto ai colleghi di ricontattarla in merito”.

La risposta, apparentemente conciliatoria, mi indignava e, pur non conoscendo né il Sig. Ditaranto, né tantomeno il Sig. Ghizzoni, mi mettevo alla tastiera del mio computer e di impeto scrivevo un articolo al vetriolo nei confronti del numero uno di Unicredit che potete trovare a questo link http://www.finanzainchiaro.it/unicredit-e-ghizzoni-squallidi-e-ignobili.html

I media nazionali, che nell’immediatezza avevano ripreso la notizia dandogli larga eco, successivamente facevano calare il silenzio sull’episodio, se ne poteva così dedurre che la vicenda avesse trovato una felice conclusione, soddisfacente per entrambi i “contendenti”.

E’ andata così?

(continua a leggere accedendo a finanzainchiaro.it)

Nota – Immagine estranea all’articolo citato