I nostri Top Top Manager sono come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ai familiari: “l’operazione è perfettamente riuscita, il paziente è morto“.
Traslando il concetto nella nostra realtà: Nel 2011 abbiamo perso un sacco di soldi ma le svalutazioni non sono colpa nostra, quindi azzeriamo l’impatto negativo sul Piano “BONUS OPPORTUNITY”.
I Sistemi incentivanti 2011 di Gruppo sono stati implementati nel rispetto della nostra politica e governance aziendale. I piani seguenti sono stati offerti alla nostra popolazione di riferimento su base differenziata:
o Piano di “Bonus Opportunity”
Il Piano di Bonus Opportunity prevede il riconoscimento di un incentivo – in denaro ed in azioni ordinarie gratuite – da corrispondere nell’arco di 4 anni, sulla base di una valutazione multiprospettica di obiettivi operativi e di sostenibilità applicando un fattore complessivo di rischio/sostenibilità, collegato ai risultati di profittabilità, solidità e liquidità annuali del Gruppo.
Nel 2011, il Gruppo ha registrato delle perdite dovute alla svalutazione dell’avviamento e ad altre svalutazioni, rappresentate da rettifiche straordinarie di bilancio, che non riflettono la performance operativa, il capitale di vigilanza o la liquidità.
Nel formulare la propria decisione il 27 marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione ha considerato la natura delle svalutazioni effettuate nel 2011, le diverse implicazioni e prospettive dei vari stakeholder e, in particolare, il fatto che la svalutazione dell’avviamento e le altre svalutazioni sono state conseguenza di:
- · circostanze imprevedibili del contesto esterno: l’imposizione di nuovi requisiti di capitale obbligatori più vincolanti e il fatto che le ipotesi sottostanti le precedenti decisioni di business non sono più applicabili all’attuale strategia
- · elementi straordinari che non impattano la redditività e solidità di bilancio sottostante: da una parte i risultati operativi annuali del 2011 non sono stati in nessun modo influenzati dall’avviamento e dalle altre svalutazioni, e, dall’altra la solidità, liquidità e sostenibilità dell’azienda è stata rafforzata dalle decisioni prese nel 2011.
Su tali premesse, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di neutralizzare l’impatto della svalutazione dell’avviamento e delle altre svalutazioni sul Group Gate e Zero Factor, e di applicare una valutazione rigorosa delle schede Performance Screen individuali, coerente con i risultati operativi e di sostenibilità annuali
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Inoltre, sulla base della valutazione degli obiettivi 2011, e la successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione del 27 marzo 2012, è stato fatta una promessa di allocazione di ca. 14 mil. di azioni ordinarie UniCredit a 768 Executive di Gruppo ed altri ruoli selezionati, nel 2014 e 2015, subordinatamente all’applicazione del fattore di azzeramento “Zero Factor” rispettivamente per il 2013 e 2014. Pertanto, il Piano di Bonus Opportunity 2011 comporterebbe un impatto atteso sul capitale azionario di UniCredit di circa 0.242%, assumendo un raggiungimento della performance a livello target.
Inoltre:
o Piano di Performance Stock Optino
Il 27 Marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’allocazione di un numero massimo di ca. 9,2 mln di performance stock option a 99 Senior Executive del Gruppo, con maturazione nel 2016 e scadenza nel 2022, sulla base del raggiungimento delle condizioni di performance definite dal Consiglio di Amministrazione e successivamente verificate alla fine dei 4 anni del periodo di riferimento.
Inoltre (pag.34):
o Panoramica delle iniziative in materia di assistenza sanitaria ed equilibrio fra vita privata e professionale
Bellissimo. Sul tema “equilibrio fra vita privata e professionale” non c’è neppure una riga…..