(…) La grana, infatti, è arrivata sul tavolo dell’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, al quale si è rivolto Francesco Agnello: «Dalle notizie ricevute, sia dagli advisor, sia dalla stessa Sangemini, sia dalla stampa – gli scrive – risulta che Unicredit per bocca del dottor Giovanni Perruchon non riterrebbe la mia persona affidabile per l’acquisizione della Sangemini, ritenendomi non in grado di onorare gli impegni che io ho preso per la detta acquisizione, ivi compresa la lettera di patronage da me presentata a supporto della proposta».

La richiesta Agnello, poi, al Ceo di Unicredit scrive che si ritiene: «personalmente danneggiato e diffamato da questo comportamento del dottor Giovanni Perruchon, ormai persistente da lungo tempo ed al quale peraltro inizialmente non avevo dato eccessivo peso e che ora mi ha costretto a scriverle la presente nota. Prima di intraprendere qualsiasi azione atta a difendere la mia persona, desidererei conoscere nel più breve tempo possibile la effettiva posizione della banca nei miei confronti e se risponde al vero quanto il dottor Perruchon va affermando negli ambienti istituzionali, economici e giudiziari». (…)

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By jvb