Ci risiamo. Unicredit non riesce proprio a perdere il vizietto di dichiarare esuberi in Italia (ha siglato a febbraio un accordo per mandare a casa quasi tremila lavoratori) e contestualmente delocalizzare le attività all’estero. Se da una parte l’A.D. di Unicredit, Federico Ghizzoni, afferma che “occorre lavorare tutti insieme“ per garantire una rapida ripresa del Paese, dall’altra pratica il dumping sociale, favorendo l’occupazione dei giovani là dove la mano d’opera costa meno.

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