“Il tuo treno è arrivato con dieci minuti di ritardo: se governerai l’Italia così, come minimo rimarremo indietro”. E’ con una di queste battute che l’enfant prodige del PD è stato accolto nell’operosa Brianza. È arrivato dunque il massimo esponente del “giglio magico” (degno successore della Corte di Arcore, del “tortellino magico” e di tutti i migliori clan della storia repubblicana) e si è spinto fino alla nostra cittadina, patria del mobile e del design. Ed a #Meda non poteva che visitare la Cassina Spa. Già perché chi è stato autore di una delle peggiori riforme del mondo del lavoro dal secondo dopo guerra ad oggi e che ha fatto col suo Jobs Act della precarizzazione del mondo del lavoro il suo cavallo di battaglia, non poteva che visitare quell’Azienda balzata alle cronache nel 2011 per la politica di dumping sociale. Ricordiamo tutti le lotte sindacali per evitare che una parte della produzione finisse in Romania e che l’alternativa alla delocalizzazione fosse quella di equiparare gli stipendi dei lavoratori brianzoli (che hanno fatto grande la Cassina Spa con il loro lavoro e la loro dedizione) a quelli dei loro colleghi romeni ovvero con una decurtazione del 20-30%.

E’ una degna metafora di quello che ci aspetterà semmai il “Giglio magico” dovesse tornare (Dio ce ne scampi!) a guidare l’Italia.

La ragione sopporta le disgrazie; il coraggio le combatte; la pazienza e la religione le vincono.
(Madame de Sévigné)

Fonte qui