Ue, via libera alla circolazione di bulgari e rumeni. E in Germania si teme invasione

L'allargamento a est dello spazio Schengen permetterà ai lavoratori di Sofia e Bucarest di raggiungere i Paesi dell'Eurozona. Per gli esperti "porteranno benefici, e non problemi", ma i tedeschi non si fidano.

Dal 1 gennaio 2014 bulgari e rumeni possono infatti circolare liberamente in Germania, Austria, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Malta e Olanda. Se alcuni di loro volessero trasferirsi in Germania, non ci sarà più bisogno di avere già un contratto di lavoro prima della partenza, ma potranno cercarlo direttamente sul posto. In Italia lo stesso tipo di restrizioni erano decadute già nel 2012. Bulgaria e Romania sono entrate nell’Unione Europea già sette anni fa, ma come ogni nuovo membro l’annessione alla comunità europea non coincide temporalmente anche con la possibilità di far circolare liberamente i propri cittadini, condizione che deve essere trattata singolarmente stato per stato. Da qui le differenze, ad esempio, tra Italia e Germania nei rapporti con Romania e Bulgaria.

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Ad ottobre l’allora ministro degli Interni Hans Peter Friedrich, ora ministro dell’Agricoltura (sempre in quota Csu, la Cdu bavarese) aveva espresso il proposito di ritardare la completa annessione di Bulgaria e Romania nello spazio Schengen. “Studio, lavoro e pagamento delle tasse, ma non aiuti sociali. Dobbiamo creare la possibilità di espellere chi si approfitta della libera circolazione per vivere sulle spalle dello Stato ospitante e negargli il rientro se ne é già stato espulso una volta”.

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By jvb