Interessante intervista al segretario del primo sindacato dei bancari. Un insano ottimismo quello del Segretario, che stride con quanto i suoi sindacalisti stanno facendo in concreto sul territorio. Due casi sopra tutti: i contratti in deroga appena firmati (anche dalla FABI) in Banca Intesa e l’ennesimo piano esodi varato in Unicredit (con firma anche di FABI) in difformità a quanto firmato dagli stessi sindacati a febbraio 2017 (vedasi art.20 ultimo capoverso di quell’accordo) stanno lì a dimostrarlo .

Se già deroghiamo a CCNL ed accordi, cosa potrà mai accadere quando saranno chiamati in ABI a negoziare il rinnovo del contratto? E’ un  articolo da conservare con cura fino al termine delle negoziazioni per verificare se e quanto, ancora una volta, i bancari dovranno cedere ad ABI.

Roma, 16 feb 11:01 – (Agenzia Nova) – Il segretario generale della Fabi (il maggior sindacato dei bancari), Lando Maria Sileoni, in una intervista a “Milano Finanza” commenta il fatto che i quattro maggiori gruppi bancari siano tornati a produrre utili significativi: “La svolta c’è stata, anche se non per tutti. Credo che il 2018 vedrà un’accelerazione ulteriore della redditività complessiva. II 2017 è stato l’anno di turnaround delle banche” I profitti sono tornati per quasi tutti – spiega Sileoni – a eccezione delle banche ancora in forte crisi. Al prossimo rinnovo del contratto nazionale, visti i risultati positivi delle banche, dovranno terminare anche i sacrifici dei lavoratori, che hanno avuto un peso determinante nel raggiungimento dei positivi risultati aziendali“. Il segretario ha poi rilevato come siano in calo i flussi di nuove sofferenze. Le banche, dopo le grandi pulizie dei crediti malati, accantoneranno sempre meno rettifiche: “Questo è un punto fondamentale, perché a causare i grossi buchi di bilancio sono state le svalutazioni delle sofferenze. Viene coi meno uno dei rischi più grandi e i bilanci si possono riequilibrare. Ora conterà la capacità futura di fare ricavi. Quelli da commissione sono saliti anche negli anni della crisi grazie al buon andamento del risparmio gestito e della gestione finanziaria. La sfida è far tornare a salire il margine di interesse”, ha concluso Sileoni.
(Res)

By jvb