Don Lino Viola, il sacerdote eroe che non interrompe la messa nonostante i carabinieri gli costerà un verbale da 280 euro. Ecco quanto costa la nostra libertà.
Un mito!
E intanto l’ANPI…
L’Anpi potrà celebrare il 25 aprile. E noi tutti invece segregati a casa da due mesi
articolo di Vittoria Belmonte.
In occasione del 25 aprile, dunque, si potranno svolgere forme di celebrazione, come la deposizione di corone davanti lapidi o monumenti ai Caduti, che prevedano, oltre alla presenza dell’autorità deponente, la partecipazione anche delle associazioni partigiane e combattentistiche. Lo comunica ai prefetti una circolare del Gabinetto del ministro dell’Interno, condivisa con l’ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri. Dovranno, tuttavia, essere garantiti il distanziamento interpersonale, compatibile con la situazione emergenziale, e forme di intese con le associazioni anche per l’individuazione di un’unica rappresentanza.
In pratica, mentre noi tutti stiamo chiusi in casa fino al 4 maggio e dopo potremo uscire solo a certe condizioni, per l’Anpi lo stato d’eccezione si incrina, vista l’importanza delle passerelle antifasciste del 25 aprile. Un’importanza che non è stata riconosciuta per la Pasqua: abbiamo visto video in cui i carabinieri hanno fatto irruzione nelle chiese anche se i fedeli mantenevano la distanza e avevano le mascherine. Non si può fare sport, i bambini sono anche loro agli arresti domiciliari. I laureati festeggiano tra le mura di casa. I funerali sono aboliti: non è permesso nemmeno ai parenti più stretti l’ultimo, consolatorio saluto. Solo per l’Anpi si cambiano le regole. Si tratta di un’intollerabile privilegio
IlVideo di Nicola Porro qui: