I disservizi di Previmedical sono noti da tempo, e non solo per i titolari di #UniCA. Un po’ tutti gli utilizzatori dei servizi Previmedical patiscono una gestione poco coerente con il contratto sottoscritto con le controparti e difficoltà nell’utilizzo delle prestazioni/rimborsi previsti in polizza.

Procedure ostiche e scarsa trasparenza per indurre l’assistito a rinunciare alle coperture a cui hanno diritto, hanno portato nel 2019 a centinaia di reclami indirizzati ad Atroconsumo. Ciò nonostante, in #UniCredit, Azienda e Sindacati continuano a prediligere le prestazioni di Previmedical, forti forse del fatto che poco più del 2% dei lavoratori è soddisfatto dell’attuale polizza sanitaria.

Ricordiamo che la quota di UniCA in capo al singolo lavoratore è finanziata dall’Azienda, ma per ottenere ciò le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo UniCredit, hanno rinunciato ad una quota di salario in busta paga. Quindi il “benefit” è finanziato dalle colleghe e dai colleghi, spesso mettendoci anche soldi cash per “upgrade di polizza” o per permettere a familiari di aderirvi.

E i sindacati? Non siedono nel CdA di UniCA (ben otto sindacalisti nominati dalle sigle, nominati perché sappiamo che le elezioni con voto plurimo sono fatte ad hoc per evitare che possano essere eletti nominativi indipendenti – vedasi anche: #UniCA: il Codice Etico c’è. Per l’applicazione…si staranno attrezzando.)?

Stendiamo un velo pietoso.

Il processo spesso macchinoso nella gestione delle pratiche sembra pensato proprio per evitare che Previmedical provveda ad erogare il servizio.

Un esempio? Il cambio di appuntamento di una prestazione in forma diretta precedentemente autorizzata.

Se la struttura convenzionata o il collega hanno la necessità di modificare Data e/o Ora e/o Nominativo del medico ecco che qualche cosa nella gestione della pratica si può inceppare.

Caso 1 – L’intervento in variazione operato dal collega a portale. Il collega che secondo le sue esigenze provvede ad operare una modifica a portale della prestazione precedentemente autorizzata è del tutto ignaro che dette variazioni non producono alcun effetto (comunicazione) nei confronti della struttura convenzionata; ciò comporta che non verrà autorizzata ad eseguire le prestazioni precedentemente autorizzate ancorché Previmedical abbia provveduto ad inviare mail/sms al collega con autorizzazione alle variazioni richieste.

Personalmente testato in 3 casi e per tre volte l’esito è stato negativo.

Caso 2 – L’intervento in variazione operato dal collega con richiesta a centrale Previmedical. Se il collega provvede a chiamare il numero verde di Unica/Previmedical per comunicare la variazione di Data e/o Ora e/o Nominativo del medico riceverà comunicazione da una voce registrata che lo informerà che detta variazione NON DEVE ESSERE COMUNICATA DALL’ASSISTITO A PREVIMEDICAL MA BENSI’ DALLA STRUTTURA (“…contatti direttamente la struttura sanitaria. Sarà la struttura stessa a comunicare la data del nuovo appuntamento, non è richiesto l’intervento diretto di un operatore Previmedical …”).

Ed ecco l’inghippo. LA STRUTTURA NON E’ STATA INFORMATA DI DOVER PROVVEDERE A TALE COMUNICAZIONE, e spesso, ancorché segnali per tempo tali variazioni, Previmendical NON provvedere a rispondere alla struttura stessa. Ciò comporta, per quanto ovvio, che per eseguire la prestazione la struttura pretende dall’iscritto il pagamento non già della franchigia (10euro) ma l’intero costo della visita (che poi Previmedical rimborserà con una franchigia di 90euro). Ecco che il vantaggio economico del provider è del tutto evidente e se ”a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina”, più di un dubbio sovviene….

Sarebbe opportuno quindi che le OO.SS. si facessero promotrici di approfondimenti sulla questione e che informassero delle possibili criticità i lavoratori; ma chi visse sperando….

Vedasi anche:

#UniCA si rinnova…ma i massimali per gli interventi chirurgici sono inalterati da anni

By Pigi

One thought on “Sanità integrativa: i disservizi di (#Unica) #Previmedical”
  1. Purtroppo negli ultimi anni la gestione di Unica è stata regalata all’Azienda. I consiglieri di parte sindacale, votati con lista unica e blindata, sono nominati dai sindacati tra quelli ai quali non sanno più cosa fargli fare, vuoi per inadeguatezza vuoi per scarso rendimento ( fannulloni ), l’importante è che le cadreghe siano tutte occupate e che la sigla sia rappresentata. Poco in porta in che modo. Non sia mai che rimanga libero un posto e che si sieda qualche persona volenterosa che abbia voglia di fare !
    E in questa poco edificante situazione, l’Azienda se la canta e se la suona come meglio gli aggrada.

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