RIPRENDONO LE TRATTATIVE DI RINNOVO DEL CCNL

Si è svolta in data odierna la programmata riunione con l’Associazione Bancaria Italiana, la seconda con Alessandro Profumo alla guida del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro di ABI, per la trattativa di rinnovo del Contratto Nazionale di categoria.

La delegazione dei banchieri si è presentata al tavolo avvalendosi anche della presenza di un esperto economista, che ha nuovamente ridisegnato la situazione economico finanziaria del Paese e del Settore.

Lo scenario esposto ha ripreso, per la quasi totalità, quello già precedentemente delineato da ABI in numerose riunioni, arricchendolo di nuovi elementi che prefigurano, se possibile, una situazione complessiva ancora più negativa di quella presentata nei mesi precedenti, pur in presenza, comunque, di alcuni elementi “incoraggianti” osservabili in una logica temporale di medio termine.

Il “pianto” dei banchieri prosegue, quindi, senza soluzione di continuità. ABI continua a non voler fare autocritica e, cosa ancora più preoccupante, a non essere in grado di produrre indicazioni concrete rispetto al ruolo che le banche intendono svolgere per aumentare la redditività del sistema, coniugandola ad un supporto effettivo al mondo economico e produttivo del nostro Paese.

Le soluzioni individuate sembrano prefigurare – ancora – tagli massivi ai costi del personale, senza peraltro alcuna indicazione su come si intendano utilizzare le risorse ricavate da tali interventi.

La Segreteria Nazionale di UNISIN, pur riconoscendo la difficile fase congiunturale che il Paese sta attraversando e, conseguentemente, il mondo creditizio, ha puntualmente contestato molti degli elementi esposti, rilevando anche come le soluzioni proposte, ancorché inique ed inaccettabili, comportino necessariamente anche un forte impoverimento del servizio alla clientela, avviandosi per un percorso esattamente contrario a quello che si dovrebbe costruire.

Su questo aspetto appaiono insufficienti e contraddittorie anche le repliche di ABI che vorrebbe risolvere gran parte della questione prospettando una vasta implementazione della banca telematica, che certamente introduce strumenti importanti ma non certo soluzioni alle difficoltà delle imprese e delle famiglie.

ABI, in conclusione, ha proposto di rinviare al 28 febbraio 2015 la scadenza del contratto già prorogata – come noto – al prossimo 30 settembre. Sempre secondo ABI, sino a quella data non si dovrebbe procedere alla tabellizzazione dell’EDR il cui costo verrebbe – comunque – sin da ora definito con le OO. SS. in previsione del concreto esborso, da parte delle Banche, a decorrere dal prossimo 1° marzo.

UNISIN ha espresso insoddisfazione per la posizione di ABI, riconfermando il valore della piattaforma contrattuale approvata dalla categoria, la necessità di salvaguardare livelli occupazionali e tutele contrattuali e sottolineando che l’istituto dell’EDR era già stato definito con il precedente contratto e pertanto non dovrebbe essere oggetto di nuova discussione con le parti nazionali. La Segreteria Nazionale si è, quindi, riservata ogni decisione al prossimo incontro già fissato per il 24 settembre p.v.

Roma, 18 settembre 2014

LA SEGRETERIA NAZIONALE

By jvb