Renzi meglio di Houdini, con gli illusori tagli alla spesa pubblica, che invece aumenta

Ieri pomeriggio Renzi ha annunciato che avrebbe risposto su Twitter alle domande e lanciato l’hashtag #matteorisponde. Le domande rivoltegli sono state parecchie, ma le risposte due o tre. Tra cui quella poi battuta da tutte le agenzie di stampa: ridurrò le tasse ai pensionati e alle Partite IVA. Il che non deve far gioire né gli uni né gli altri, perché Renzi è un ottimo prestigiatore. Toglie con la sinistra (letteralmente) quello che dà con la destra.
Per capire di che parliamo, è sufficiente leggere quel mattone chiamato DEF, nel quale si dice di tutto e di più. Eppure non ai più, ma ai meno (che non contemplano gli organi di informazione compiacenti) è saltato all’occhio che Renzi parla e straparla di tagli alla spesa pubblica e di risparmio, salvo poi prevedere nel DEF l’inevitabile: la spesa pubblica aumenterà di 10 miliardi nel 2014, passando dai 799 miliardi agli 809 miliardi. E il trend non diminuirà nei prossimi anni. Anzi! Per il 2018 la spesa pubblica si attesterà a 852 miliardi.
Dunque altro che tagli di qui e di lì. Che poi la questione dei tagli è solo una questione di semantica, basata su un bel giochino di parole in burocratese, là dove nel DEF ci si riferisce ai “tagli sugli aumenti previsti in relazione all’andamento del PIL”. Arabo contabile che non vuol certo dire “taglierò spese e tasse”, ma vedrò sugli aumenti, in base all’andamento del PIL (!)…. continua a leggere accedendo a qelsi.it

Immagine estranea al post. Fonte: www.blogtaormina.it

By aidos