Da Segreteria Nazionale Cub-Sallca

Il contenzioso legale tra i lavoratori e le aziende è in crescita costante, così come i provvedimenti disciplinari che vengono comminati nei confronti di chi sbaglia, il più delle volte in buona fede, spesso per semplice ignoranza delle normative vigenti.

La carenza di formazione e le difficoltà di affiancamento possono tradursi in errori operativi e in questi casi il rischio è che l’azienda faccia scattare sanzioni. Il lavoratore si trova così a pagare per responsabilità che andrebbero invece imputate alla mediocrità della gestione aziendale.

A titolo esemplificativo, citiamo alcuni dati di Intesa Sanpaolo.

Il biasimo scritto è stato comminato 175 volte nel 2010, 213 volte nel 2011, 239 volte nel 2012.

La sospensione dal servizio con privazione della retribuzione è stata applicata in 179 casi nel 2010, in 284 casi nel 2011, in 219 casi nel 2012.

I licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo sono saliti da 29 nel 2010, a 40 nel 2011, per scendere a 39 nel 2012 (fonte: bilancio sociale 2012).

Sono numeri significativi, mentre le ripetute indagini di clima evidenziano un peggioramento continuo e costante dal 2009 nell’umore dei colleghi.

Eppure non sempre la banca vince: la resistenza morale dei lavoratori, se sorretta da una difesa sindacale intransigente e da un’assistenza legale adeguata, può ribaltare la situazione di sconfitta.

Vi invitiamo a leggere, nel volantino allegato, il piccolo esempio di una grande vittoria.

 

By jvb