Esclusivo, la Banca Mondiale smentisce il Pd di Renzi

ESCLUSIVORita Ramalho, manager del progetto Doing Business della Banca Mondiale, spiega ad Affaritaliani.it la verità sulla classifica mondiale della competitività. Smentita l’euforia del P

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

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La Banca Mondiale conferma quanto scritto da Affaritaliani.it. Nella classifica annuale sulla competitività di tutti i paesi del mondo (Doing Business) l’Italia ha perso una posizione rispetto a dodici mesi fa e non ne ha guadagnate undici come hanno invece detto e scritto i massimi esponenti del Partito Democratico nei giorni scorsi.

Rita Ramalho, manager del progetto Doing Business della Banca Mondiale, spiega in esclusiva ad Affaritaliani.it: “La metodologia utilizzata per il rapporto Doing Business ha subito un grande ampliamento nel corso del 2015 e del 2016. Come risultato di questa evoluzione, molti paesi stanno registrando un cambiamento della loro nella classifica mondiale. La classifica di quest’anno (Doing Business 2016) è stata calcolata in base alla nuova metodologia. Al fine di fornire due dati comparabili per quest’anno e per quello precedente, la classifica del 2015 è stata ricalcolata utilizzando la nuova metodologia. La classifiche 2015, come pubblicata lo scorso anno, è stata quindi sostituita dalla classifica 2015 ricalcolata”. Ed ecco il punto chiave che riguarda il nostro Paese: “L’Italia, in base alla nuova metodologia di calcolo, ha un ranking che la vede 45esima nella classifica del 2016, mentre era 44esima in quella del 2015. Utilizzando la metodologia precedente (che però è stata gradualmente eliminata) l’Italia nel report dell’anno scorso (2015) era al 56esimo posto mondiale“, afferma Rita Ramalho.

Ecco che cosa è accaduto. I massimi esponenti del Pd, brindando ai successi del governo Renzi certificati (ma non è così) dalla Banca Mondiale, hanno comparato il 45esimo posto di quest’anno (2016 nella ricerca) dell’Italia con il 56esimo di quello dell’anno scorso (2015 nella ricerca), affermando quindi che sono state recuperate undici posizioni negli ultimi dodici mesi. Peccato che la World Bank abbia utilizzato due metodologie di calcolo differenti e – come ha ben spiegato Rita Ramalho ad Affaritaliani.it – utilizzando il nuovo metodo di calcolo l’Italia ha perso una posizione nella classifica mondiale Doing Business, scendendo dalla 44esima dell’anno scorso alla 45esima posizione di quest’anno.

By aidos