PIATTAFORMA DI RINNOVO DEL CCNL DEL CREDITO: UNA PROPOSTA ALTERNATIVA, CON I LAVORATORI AL CENTRO    

La disdetta del contratto del credito, operata dall'Abi, è stata accompagnata da un documento di scenario con cui i banchieri vorrebbero giustificare la loro volontà di cambiare/cancellare le regole del contratto di settore.
Questa iniziativa va smontata nei suoi fondamenti e nei suoi punti di attacco.
Non basterà "resistere" all'assalto per ridurre i danni: partendo dall'analisi dei problemi dei lavoratori del settore, intendiamo proporre una piattaforma rivendicativa organica, per costruire un nuovo modello di banca, alternativo a quello che si è affermato negli ultimi 20 anni con le privatizzazioni delle aziende di credito. Un modello che i banchieri vorrebbero perpetuare, nonostante gli evidenti danni prodotti, perseverando su una linea combinata di taglio dei costi, esternalizzazioni/delocalizzazioni, ulteriore incremento delle politiche commerciali aggressive e scorrette.
Sotto sono riportati i punti chiave rivendicativi che vengono sviluppati nella piattaforma. La stessa è preceduta da un'ampia, ma indispensabile, premessa, che spiega il contesto e smonta molti degli argomenti pretestuosi dei banchieri. Punti chiave per il rinnovo del Contratto Nazionale del Credito

  • Stop alle esternalizzazioni ed affermazione del valore dell'unità del processo produttivo.
  • Stabilizzazione delle assunzioni con contratto di apprendistato.
  • Contribuzione dei lavoratori al Fondo per l'occupazione vincolato all'obbligo di versamento del 4% dei top manager e all'effettivo utilizzo del fondo stesso.
  • Stop ad ogni forma di salario discrezionale (sistema incentivante) nell'ottica di un radicale cambiamento delle politiche commerciali con la fine delle pressioni sui lavoratori.
  • Inserimento nella retribuzione tabellare dell'EDR del contratto alla scadenza, ripristino della base di calcolo per TFR e Fondi pensione integrativi e aumento degli scatti di anzianità.
  • In via eccezionale aumento contrattuale di 100 Euro al mese nel triennio uguali per tutti e riattivazione degli automatismi.
  • Orario di lavoro da riportare sotto controllo, compresi i quadri direttivi, e riavvio di un processo di sua riduzione graduale.
  • Revisione e regolamentazione delle flessibilità di orario e dell'orario di apertura degli sportelli.
  • Salute e sicurezza con particolare attenzione a rischio rapine e rischio stress lavoro correlato.
  • Democrazia sindacale: elezione RSU e referendum obbligatorio sugli accordi, con risultati certificati da verifiche congiunte insieme a chi dissente.

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By jvb