Unicredit: Ghizzoni, leadership europea su corporate ma no fusioni

(ASCA) – Milano, 11 mar 2014 – Unicredit intende diventare ''la banca numero uno in Europa'' nel comparto corporate e investment banking, obiettivo che sara' raggiunto senza fusioni o acquisizioni, ma ''solo con crescita organica''. L'amministratore delegato del gruppo, Federico Ghizzoni, sintetizza cosi' i contenuti del piano strategico industriale presentato oggi a giornalisti e comunita' finanziaria. ''Gli obiettivi sono sfidanti ma assolutamente alla nostra portata'', ha aggiunto il top manager, puntualizzando che ''la nostra divisione corporate e investment bancking e' gia' al top del ranking europeo'' e che ulteriori migliorie sono possibili grazie alla ''piattaforma commerciale'' che gia' oggi vede Unicredit nei primissimi posti in Europa. Previste, a questo scopo, circa 100 assunzioni di personal banker. Quanto alle attivita' retail, ''le cambieremo quasi completamente'' con l'obiettivo di ''aumentare le nostre quote di mercato''. Una prospettiva valida soprattutto per Italia, ha chiarito ancora Ghizzoni, dove da una parte ''torneremo al 16% di quota di mercato sui mutui'', mentre dall'altra ''vogliamo riguadagnare quote di mercato soprattutto in Lombardia e Nord Est''.  (Via Asca.it)

Unicredit: Ugl, inaccettabile piano su esuberi

(ASCA) – Roma, 11 mar 2014 – ''Prevedere una riduzione dell'organico di circa 8.500 unita', di cui oltre 5.700 in Italia e' inaccettabile e sproporzionato rispetto al numero totale di occupati tra Italia ed estero''. Lo dichiara, in una nota, la Segreteria Nazionale dell'Ugl Credito, commentando quanto previsto dal piano industriale 2013-2018 presentato oggi da Unicredit. ''Non possiamo piu' accettare – si legge – che a pagare siano sempre i lavoratori, invece di ragionare seguendo la logica dei tagli, bisognerebbe mettere in atto strategie volte principalmente ad implementare i ricavi''. ''Ora attendiamo l'apertura del confronto per verificare e analizzare dettagliatamente le misure previste dal piano, anche perche' prima di colpire ancora una volta i lavoratori bisognerebbe combattere duramente gli sprechi, a partire dagli stipendi troppo alti dei manager e dalle inutili consulenze esterne. Nel contempo, la Ugl Credito ribadisce che non accettera' forzature di sorta da parte della banca, ed ogni uscita di personale dovra' essere volontaria e incentivata''.  (Via Asca.it)

By jvb