di Bassam Tawil  •  27 settembre 2018

  • In realtà, i palestinesi hanno un messaggio prioritario per l’amministrazione statunitense ed è: vi odiamo e sobilliamo contro di voi, ma ci aspettiamo che continuerete a erogarci denaro contante per miliardi di dollari. E quando cercherete di aiutarci, ci riserveremo il diritto di sputarvi in faccia.
  • L’intera esistenza di Fatah, la fazione che domina e controlla l’Autorità palestinese, dipende essenzialmente dagli aiuti finanziari degli Stati Uniti, dell’Ue e di altri donatori occidentali.
  • Così, mentre i manifestanti chiedevano a Ramallah che gli Stati Uniti revocassero la decisione di tagliare i fondi all’UNRWA, gli uomini di Abbas a Gerusalemme Est hanno cercato di bloccare una riunione patrocinata dagli Stati Uniti per discutere in che modo aiutare l’economia palestinese.
  • Evidentemente Abbas e i suoi alti funzionari a Ramallah desiderano avere entrambe le cose: continuare a istigare contro l’amministrazione Trump e ricevere gli aiuti finanziati dai contribuenti americani.

Ancora una volta, i palestinesi inviano messaggi contrastanti in merito alla loro posizione nei confronti dell’amministrazione del presidente americano Donald Trump. Da un lato, i palestinesi condannano l’amministrazione Trump per la sua decisione di tagliare tutti gli aiuti americani all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA); dall’altro, sono contrari a qualsiasi piano dell’amministrazione americana per fornire loro aiuti finanziari e migliorare le condizioni di vita.

Questa posizione palestinese non è soltanto un doppio gioco, ma riflette altresì lo stato di confusione e incertezza che regna tra la leadership palestinese a Ramallah in particolare e la popolazione palestinese in generale.

Continua a leggere l’articolo

By aidos