La crisi migratoria in Grecia: “Una polveriera pronta a esplodere”

di Soeren Kern  •  3 marzo 2020

 

  • “Le persone si sono viste distruggere le loro proprietà, le pecore e le capre sono state massacrate, le case scassinate. Qualche anno fa, quando c’erano 5 mila migranti sull’isola, le cose andavano abbastanza male. Ora c’è la sensazione che la situazione sia davvero sfuggita di mano.” – Nikos Trakellis, leader della comunità di Moria, sull’isola greca di Lesbo.
  • “Temo per la sicurezza della nostra gente, i residenti di Lesbo. Perché la situazione cambi, molti rifugiati devono essere trasferiti sulla terraferma e i nuovi arrivi dalla Turchia devono essere fermati. Altrimenti, saremo condannati.” – Il governatore regionale dell’Egeo settentrionale Kostas Moutzouris.

 

 

  • Funzionari greci hanno dichiarato che il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan controlla personalmente i flussi migratori verso la Grecia e li attiva e disattiva per estorcere più denaro e altre concessioni politiche dall’Unione Europea.
  • La Turchia, che attualmente ospita quattro milioni di profughi siriani, ha detto di non poter gestire un nuovo afflusso. Ha ripetutamente minacciato di riaprire le porte dell’Europa all’immigrazione di massa.

Il governo ellenico di centro-destra, guidato dal primo ministro Kyriakos Mitsotakis, entrato in carica dopo le elezioni legislative del luglio 2019, ha adottato un approccio più rigido nei confronti dei flussi migratori rispetto al precedente governo di sinistra guidato da Alexis Tsipras:

  • Luglio 2019. Il nuovo governo revoca l’accesso all’assistenza sanitaria pubblica ai richiedenti asilo e ai migranti che arrivano in Grecia privi di documenti.
  • Settembre 2019. Il governo introduce criteri più stringenti per stabilire a chi concedere l’asilo. Ha inoltre promesso di rafforzare la sicurezza delle frontiere e di far tornare in Turchia 10 mila migranti entro la fine del 2020.
  • Ottobre 2019. Il Parlamento greco approva una nuova legge sull’asilo, che introduce cambiamenti radicali nel sistema nazionale di asilo, tra cui l’impedimento di avvalersi della procedura del ricorso e l’espulsione di coloro la cui domanda di asilo viene respinta.
  • Novembre 2019. Il governo afferma che rafforzerà i controlli ai confini greci e accelererà le procedure per l’asilo.
  • Gennaio 2020. Il governo annuncia la costruzione di un muro galleggiante in mare per impedire l’arrivo di migranti. La barriera lunga 2,7 km sarà installata al largo delle coste dell’isola di Lesbo. Sorgerà a 50 cm sopra il livello delle acque e sarà dotata di luci lampeggianti che la renderanno visibile di notte. Se la barriera dovesse essere efficace per ridurre la migrazione, sarà estesa a 15 km o più.
  • Febbraio 2020. Il Parlamento ellenico approva una legge in materia in controllo delle organizzazioni non governative (ONG) che si occupano di immigrazione. L’obiettivo è quello di garantire che le ONG non traggano profitto dai flussi migratori “in modo errato e parassitario”.

 

By aidos