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Unisin – MANAGER, NON SOLO TROPPO PAGATI MA ANCHE…

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MANAGER, NON SOLO TROPPO PAGATI MA ANCHE…

Da una recente pubblicazione, della Banca d’Italia, dei risultati e dei processi di autovalutazione sulla composizione qualitativa e quantitativa dei board ed il funzionamento degli organi aziendali, delle 43 Banche in esame, si riscontra un quadro non certo edificante.
L’analisi –ovvero l’autoanalisi – quantitativa rivela che il numero dei componenti il board delle Banche Italiane esaminate è sostanzialmente legato alla dimensione degli attivi, in ogni caso più numeroso se rapportato alle altre Aziende Italiane, ed anche se paragonato ai board delle società Europee comparabili in termini dimensionali.
Si riscontra con un certo stupore, accompagnato da una dose di indignazione, che in questi ambienti è stato bandito il concetto di “spending review” tanto che la crisi ha avuto addirittura un effetto benefico sul numero degli Amministratori, visto che sono in crescita rispetto ad una rilevazione del 2011, sempre condotta da Bankitalia, sugli Statuti delle Banche ed in riferimento della pubblicazione delle best practice.
Dall’esame di queste autovalutazioni non ci si aspetti, tra l’altro, una auto critica rispetto al fatto che le così dette “quote rosa” sono pressoché sconosciute e che questi amministratori si considerino un po’ come il vino: credono che invecchiando possano migliorare.
Credono che, ad esempio, l’evoluzione tecnologica nel Settore possa essere meglio gestita dagli ottuagenari… e non è uno scherzo…le autovalutazioni giunte in Bankitalia confermano questo convincimento! Colleghi, occorre ammettere che questo Management riesce sempre a stupire.
Passiamo poi all’aspetto che interessa di più Unisin. L’aspetto qualitativo.
Come non evidenziare, infatti, che, mentre l’Abi disdetta il CCNL, permettendosi di giudicare il personale bancario… “resistente, ovvero non sufficientemente disponibile al cambiamento, alla riconversione ed alla riqualificazione professionale e culturalmente distante dalle nuove esigenze”… chi da indicazioni nel merito sono proprio coloro che risultano più deficitari sotto il profilo professionale a svolgere la “mansione” scandalosamente retribuita, ovvero, i Manager.
Unisin ritiene imprescindibile, a questo punto, evidenziare innanzitutto che gli esponenti di questi CDA hanno un elevato numero di cariche e che quindi è legittimo avanzare qualche perplessità circa la autovalutazione ampiamente positiva rispetto alla disponibilità di tempo dedicata dai Consiglieri nello specifico ruolo.
Ma per meglio comprendere l’aspetto qualitativo e l’importanza che, l’autovalutazione proveniente dalle 43 Banche, ha dato all’iniziativa di Bankitalia… Unisin intende riportare alcuni stralci integrali dalla suddetta analisi dell’Organo di Vigilanza:
“Relativamente alla professionalità complessiva del board, nel 90,7% dei casi le autovalutazioni riportano un giudizio positivo, estremamente sintetico,…. Nel 9,3% dei casi il profilo in analisi non risulta invece aver formato oggetto di indagini o le informazioni riportate non sono state sufficientemente dettagliate.
Pressoché nessuna delle autovalutazioni contiene approfondimenti mirati circa l’adeguatezza della professionalità dei consiglieri rispetto a tutti i profili di rischio cui la banca è esposta; le valutazioni restano prevalentemente limitate ad una mera attestazione di congruità rispetto alla complessità dimensionale e operativa delle realtà di riferimento.
Nei casi in cui viene effettivamente individuato il profilo teorico dei consiglieri, vengono richiesti in modo generico: un’adeguata conoscenza del business bancario, delle dinamiche del sistema economico finanziario, della regolamentazione della finanza e dei mercati e delle metodologie di gestione e controllo dei rischi.
La quasi totalità delle autovalutazioni ha posto in evidenza l’opportunità di accrescere le professionalità, anche per il tramite di specifici piani di formazione per i consiglieri; in taluni casi è stata prospettata l’esigenza di potenziare il board mediante la designazione di consiglieri dotati dispecifica professionalità nel settore bancario e finanziario.
Gli approfondimenti compiuti sul sub-campione di banche mostrano che le modalità di valutazione della professionalità dei consiglieri sono prevalentemente formali, limitate ad una mera verifica dei requisiti minimi di legge, e non sempre assicurano l’adeguata composizione del board sotto il profilo della competenza tecnica. Sulla base dell’analisi dei curricula dei componenti, nel sub-campione esaminato, non sembrano sempre presenti professionalità specifiche nel campo della gestione e governo dei rischi finanziari anche nelle realtà caratterizzate da maggiore complessità. Alcune autovalutazioni richiamano, correttamente, l’importanza che rivestono i requisiti di onorabilità per tutelare la banca dai rischi reputazionali e, in un’ottica prospettica, prevedono che i candidati alla nomina di amministratore, oltre a possedere i requisiti previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, non devono aver tenuto comportamenti che, pur non costituendo illeciti tali da compromettere la sussistenza dei requisiti di onorabilità, possono comportare per la banca conseguenze pregiudizievoli sul piano reputazionale.
Nel concreto, la presenza di profili di inopportunità della nomina – quali, ad esempio, le condanne penali per reati finanziari, sanzioni amministrative anche interdittive o coinvolgimenti in procedure fallimentari – non viene adeguatamente valutata né sotto il profilo della competenza professionale né sotto quello della reputazione.”
Può bastare?
ANDANDO DI QUESTO PASSO QUESTI POVERI CONSIGLIERI RISCHIANO DI ESSERE POSTI IN ESODO O, ESTERNALIZZATI, IN ALTRI COMPARTI…
BATTUTA A PARTE UNISIN RITIENE CHE SIA ORA DI FINIRLA CON L’AGGRESSIONE AI LAVORATORI: VENGANO AL PETTINE TUTTI I NODI, SIANO EVIDENZIATE LE RESPONSABILITA’ ED IL SINDACATO RISPONDA COMPATTO COSI’ COME COMPATTI HANNO RISPOSTO I LAVORATORI CON L’ADESIONE ALLO SCIOPERO DI OTTOBRE.

Roma, 2 Dicembre 2013

LA SEGRETERIA NAZIONALE

By jvb