Buona e giusta l'idea. Ora vediamo se ha gli "attributi" per realizzarla. Ma soprattutto, glielo lasceranno fare? La democrazia sindacale prevede che le decisioni calino dall'alto, e non viceversa.

L’ultimatum di Landini

«Bene che la Cgil abbia deciso di andare a una con­sul­ta­zione, è un passo avanti: ma il voto dovrà essere demo­cra­tico, vero e cer­ti­fi­cato». Mau­ri­zio Lan­dini si pre­para al Diret­tivo di mer­co­ledì 26, quando Susanna Camusso uffi­cia­liz­zerà la deci­sione presa durante la segre­te­ria di lunedì scorso, come anti­ci­pato dal mani­fe­sto , di chia­mare gli iscritti Cgil a dire la loro sull’accordo sulla rap­pre­sen­tanza. Ma la parte più attesa, e che potrebbe gene­rare nuove divi­sioni e scon­tri, è un’altra: quella in cui la segre­ta­ria pro­porrà le moda­lità che rego­le­ranno il referendum.

Lan­dini, che oggi pre­sen­terà al comi­tato cen­trale della Fiom (per la prima vota in diretta strea­ming) la pro­pria pro­po­sta sul tema, ha già fis­sato i suoi paletti, riget­tando subito un’idea tra­pe­lata dalla segre­te­ria Cgil: ovvero che a votare, sep­pure in due urne dif­fe­renti, pos­sano essere non solo i lavo­ra­tori inte­res­sati all’accordo, ma anche quelli che lo potreb­bero essere in futuro, per­ché ne sta­reb­bero richie­dendo l’estensione. Inol­tre, il segre­ta­rio dei metal­mec­ca­nici ritiene che i pen­sio­nati non deb­bano votare, e chiede che durante le assem­blee pos­sano espri­mersi, in modo pari­ta­rio, le due posi­zioni contrapposte.http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/2/22/39600-lultimatum-di-landini/

 

By jvb